di Giorgio Parena
Il Museo Arti e Mestieri di Cisterna e Canale Ecologia di Canale hanno organizzato un incontro con la redazione della rivista Picchio Verde, che si è svolto sabato 8 luglio presso la sede di Casa Natura. La redazione della rivista, presente con alcuni dei suoi componenti tra cui il direttore, prof. GianPaolo Fassino, ha illustrato le finalità e la linea editoriale che si propone di portare avanti nelle sue uscite quadrimestrali. Si tratta di una pubblicazione di cultura e promozione del territorio, che si rivolge ad un’area che dal chierese, alla collina torinese va fino al basso Monferrato, al Pianalto poirinese e lambisce dunque anche il Roero. La rivista dispone di un folto comitato scientifico, di cui fanno parte personalità del mondo accademico, quali Maurizio Pallante, Dario Rei, Franco Correggia.
Una delle linee di fondo che intende seguire si incentra sul rapporto tra il “locale”, inteso come territorio e Comunità, e globale, andando ad individuare come i grandi fenomeni e le trasformazioni socio-economiche in atto, si declinino nello specifico della zona interessata. Senza avere pretese pedagogiche la rivista intende descrivere problemi e caratteristiche economiche, culturali, ambientali e paesaggistiche dell’area, evidenziandone gli aspetti positivi, innovativi e le risposte, spesso sperimentali, che si tenta di dare alle criticità che emergono.
In primo luogo punta a ricomporre una coesione sociale ed un senso di appartenenza alla comunità, di partecipazione e responsabilizzazione, che spesso, negli ultimi anni, si sono mostrate deficitarie, soprattutto in relazione ai giovani ed alle loro difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro.
Picchio Verde incentra inoltre la propria attenzione sui Beni Comuni, sulla loro salvaguardia e valorizzazione, operando per far crescere il senso di responsabilizzazione e cura verso il paesaggio, l’arte, la cultura e la tradizione. La rivista ricerca e descrive gli esempi virtuosi, sia tra le associazioni che operano in ambito locale sia, nel campo dell’attività economica, andando ad individuare esperienze innovative, soprattutto se proposte da giovani. L’attenzione si rivolge naturalmente in primo luogo all’agricoltura, non disdegnando uno sguardo sul passato, sulle tradizioni e gli antichi sistemi produttivi, ma approfondendo i problemi legati alla ricerca di una produzione di qualità, compatibile con le esigenze ambientali.
Non meno importanti risultano i temi più specificatamente culturali, legati al patrimonio storico/artistico da valorizzare e condividere, alla ricomposizione della memoria materiale ed alla lettura, attenta ed approfondita, dei segni identitari propri del territorio.
Il dibattito seguito alla relazione introduttiva si è incentrato sulla necessità di coinvolgere i giovani e le amministrazioni locali sui temi e sui problemi trattati. La discussione si è focalizzata soprattutto sulle questioni ambientali, legate all’agricoltura ed al consumo di suolo, ed alcuni vivaci interventi critici hanno evidenziato un’esasperata ricerca di sfruttamento intensivo della terra, a scapito non solo del paesaggio e della sua biodiversità, ma in primo luogo col rischio di mettere a repentaglio la salute della popolazione e la qualità biologica dei prodotti coltivati.
La squisita ospitalità di Casa Natura e la distesa di verde della vicina hanno reso particolarmente piacevole l’incontro, che si è concluso col vicendevole impegno di trovare altre occasioni di confronto e collaborazione tra tre realtà che, da diverse angolazioni e con diverse competenze, sono tuttavia accomunate da analoghi interessi culturali, sociali ed ambientali.